Il Campanile di San Marco può essere sicuramente considerato uno dei simboli di Venezia, immortalato in tantissime cartoline e foto da inviare agli amici. I veneziani lo chiamano affettuosamente “El parón de casa” per sottolineare ancora di più l’importanza che questo monumento ha per loro. Ma qual è la sua storia? Scopriamolo insieme!

La nascita del Campanile di San Marco

Con la sua altezza di circa 99 metri, il Campanile di San Marco fa parte dell’omonima basilica e dà il nome anche alla piazza che lo ospita.

Si trova esattamente di fronte al mare ed è proprio al mare che deve la sua edificazione. Infatti, la costruzione del campanile fu iniziata su una precedente struttura a torre che aveva la funzione di avvistamento di pirati e navi nemiche. Secondo fonti storiche, fin dall’epoca romana in quella stessa zona era sempre stata presente una struttura di avvistamento. L’opera di edificazione del campanile fu affidata ad un gruppo di architetti veneziani su commissione del doge Pietro Tribuno in una data incerta, presumibilmente fra l’888 e il 912. Infine la sua forma attuale fu raggiunta grazie al lavoro dell’architetto Piero Bon nel 1513. Ad oggi è il monumento più alto di Venezia e dalla sua sommità si può godere di una vista fino a 40 km di distanza!

 

La storia del Campanile di San Marco

Nel corso dei secoli il Campanile di San Marco ha conosciuto diverse distruzioni ad opera sia della natura che dell’uomo, ha subito svariati lavori di restauro che in parte ne hanno cambiato l’originario aspetto. Nel 1489 la cuspide, all’epoca in legno, viene colpita da un fulmine che causa un devastante incendio. Viene ricostruita ma nel 1511 un violento terremoto rischia di far crollare l’intera torre.

Gli architetti Piero Spavento e Giorgio Bon si occuparono di rifare completamente la cella campanaria, sostituendo il legno fino a quel momento utilizzato con il marmo, più bello ma anche più sicuro in caso di incendi. Lo stesso architetto decise di far innalzare al di sopra della torre anche la caratteristica cuspide in rame che ancora oggi è visibile.

L’obiettivo era quello di rendere il Campanile di San Marco visibile dai naviganti anche in pieno mare. Questi lavori vennero completati nel 1513 con una solenne celebrazione e l’installazione della scultura in legno che raffigurava l’Arcangelo Gabriele. La cuspide in rame, però, rese il Campanile un parafulmine naturale e creò nel corso degli anni più di un incendio. Così nel 1776 si decise diinstallare un vero e proprio parafulmine alla sommità del Campanile così da evitare altri incidenti. Tutti questi eventi, però, minarono a poco a poco la stabilità del Campanile che nel 1902 crollò su se stesso. Partì subito la corsa alla ricostruzione che si concluse nel 1912 con l’inaugurazione del Campanile restaurato proprio in occasione delle celebrazioni di San Marco.

 

Il Campanile di San Marco oggi

Oggi il Campanile di San Marco resta uno dei simboli della città nonché uno dei monumenti più visitati al mondo. Per agevolare le visite da parte dei turisti, negli ultimi anni è stata anche installato un ascensore di vetro, che permette ai visitatori di godere di uno splendido panorama mentre effettua la salita. Ogni anno, poi, in occasione del famoso Carnevale di Venezia, si tiene il famosissimo Volo dell’Angelo: una persona in carne ed ossa viene calata con una fune dal campanile fino al centro della piazza per dare il via all’ultima fase dei festeggiamenti. Tante le star che negli ultimi anni si sono avvicendate nella parte dell’Angelo.

E tu, hai già fatto un giro in uno dei monumenti simbolo di Venezia?

 

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