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Ti sei mai chiesto come sono costruite le case di Venezia? Ovviamente, sull’acqua! Ciò che le caratterizza sono le cosiddette fondazioni indirette perimetrali, mediante pali che vengono infissi lungo le mura perimetrali del palazzo.

 

I pali conficcati nel terreno poggiano su uno strato sotterraneo di terra solida, detta caranto o argilla sedimentosa, compatta e resistente, a circa sei-sette metri di profondità. Le fondamenta poggiano a loro volta su questa serie di pali di pino, larice o quercia e del diametro di una trentina di centimetri, collocati a brevissima distanza tra loro.

 

Case di Venezia: le fondazioni a costipamento

 

E se lo strato di caranto si trova ad un’elevata profondità? Si utilizza la tecnica del costipamento: si piantano nel terreno circa nove pali per metro quadrato lungo tutta l’area dell’edificio in progetto. In questo modo la superficie viene compattata e resa stabile: il terreno naturale viene sostituito da un terreno artificiale.

 

Il caranto però è meno resistente della roccia, dunque l’intera città di Venezia è come se galleggiasse su una sorta di palude profonda, e si prevede che i suoi edifici saranno destinati a inabissarsi sempre di più nel corso degli anni.

 

Case di Venezia: la pietra d’Istria

Sullo strato di pali lignei perimetrali sono poi poste le vere e propria fondamenta, costituite a Venezia da pietra d’Istria, una roccia proveniente dalla vicina penisola adriatica, con bassissima porosità ed un’elevata impermeabilità. Gli strati di pietre devono raggiungere un livello di sicurezza sopra quello medio delle maree. Una roccia resistentissima in grado di sostenere l’azione erosiva combinata di acqua salata e agenti atmosferici per un lunghissimo periodo.

Cosa ne pensi, ti abbiamo incuriosito con il racconto e la storia delle case di Venezia?

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